Come costituire una start-up innovativa. Agevolazioni e requisiti
Le start-up innovative sono attualmente 4635 in Italia: come si creano e tutte le agevolazioni cui hanno diritto

Le start-up innovative sono regolate dalla legge 221/2012: sono società di capitali, che possono formarsi anche come cooperative, devono avere sede legale in Italia o in uno stato dell’Unione Europea (ma, in questo secondo caso, devono possedere una sede produttiva o almeno una filiale nel nostro Paese).
Il loro scopo, il loro oggetto sociale prevalente deve essere creare, realizzare e vendere prodotti o servizi “ad alto tasso tecnologico”. Sono inserite in una sezione a parte del Registro delle imprese in possono restare per 60 mesi.
Al secondo trimestre 2015 in Italia erano presenti 4635 start-up, la regione con il maggior numero di queste imprese è la Lombardia (1015) seguita dall’Emilia Romagna (540).
Requisiti per diventare una start-up
Per poter essere classificata start-up la domanda di inserimento nel registro speciale deve essere fatta da imprese con non più di 60 mesi di vita alle spalle; il bilancio al secondo anno di vita non deve superare i 5 milioni di euro.
Inoltre va soddisfatto almeno uno di questi tre criteri:
• la società non deve distribuire utili e le spese per sviluppo e ricerca devono essere superiori al 15%;
• la forza occupazionale deve essere composta per almeno 2/3 da laureati magistrali (o con titolo superiore, master, dottorato ecc.);
• l’azienda deve aver depositato o essere in possesso della licenza di un brevetto industriale, biotecnologico, agricolo, nei semiconduttori.
Agevolazioni start-up innovative
Le start-up possono accedere ad un numero significativo di agevolazioni.
• Agevolazioni burocratiche: per aprire una società di questo genere si può ricorrere a un atto costitutivo precompilato (si trova sul sito registroimprese.it) da siglare con semplice firma digitale.
• Agevolazioni fiscali: non è previsto il pagamento dell’imposta di bollo, non si versano i diritti di segreteria per le varie pratiche da effettuarsi al Registro imprese, non si corrisponde alcuna fee alla Camera di Commercio.
• Agevolazioni occupazionali: ogni start-up innovativa può fare contratti a tempo determinato che avranno durata minima di 6 mesi fino ad un massimo di 3 anni complessivi senza limitazioni per interruzioni e rinnovi molteplici in questo arco temporale totale. Anche dopo i tre anni si potrà prorogare il tempo determinato al collaboratore per un ulteriore anno prima di procedere necessariamente all’assunzione a tempo indeterminato.
• Agevolazioni per gli investitori: al fine di facilitare l’ingresso di capitali
chiunque, persona fisica o società, immetta soldi in una start-up potrà accedere a detrazioni pari al 19% dell’Irpef (persone fisiche) o a deduzioni pari al 20% dell’Ires (società). Queste quote aumentano per alcune specifiche tipologie di start-up fino al 25% (società che operano nel sociale) e al 27% (imprese che lavorano nel settore energetico).
Anche i prestiti bancari sono teoricamente facilitati dal fatto che le start-up beneficiano del fondo governativo che si fa garante di una quota fino all’80% del credito ricevuto dagli istituti di credito.
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