Le donne musulmane sono il futuro (e il presente) del mercato della moda femminile
Il mercato della moda femminile per donne musulmane raddoppierà da qui ai prossimi cinque anni il suo fatturato. Ecco perché stilisti e grandi marchi creano abiti e linee su misura per intercettare una clientela che già oggi vale 266 miliardi di dollari.
intercettare un mercato da 266 miliardi di dollari.
Il mercato della moda femminile è sempre stato marcatamente “occidentale” nel suo stile. Sulle sfilate vediamo certamente abiti influenzati dal gusto, dai colori, dalle fantasie, dai tessuti di tutto il mondo e l’esotismo, anche spinto, dei capi in molti casi è usato per far parlare di più dei brand piuttosto che per avvicinarsi ai desideri e alle richieste di consumatori più distanti dal gusto tradizionale.
La prima modella in hijab
Una specifica attenzione a determinati mercati si sta sviluppando solo ultimamente: ad esempio, estrapolata dai facili pregiudizi, la donna musulmana è sicuramente oggi destinataria di maggiore considerazione come dimostra un fatto, anche simbolicamente importante: Mariah Idirissi, bellissima modella di 23 anni, è stata la prima a comparire in una pubblicità di un notissimo marchio di una catena di abbigliamento (parliamo di H&M) indossando l’hijab, uno dei veli della tradizione islamica che copre collo, capelli, lasciando libero il viso.
Anche House of Fraser, catena di store che nel Regno Unito vende attrezzature e abiti sportivi, ha inserito nel suo stock e in catalogo hijab per uso sportivo.
Questione di moda ma anche di mercato
La rivista Fortune in un pezzo intitolato The next big untapped fashion market: Muslim women riporta alcuni dati molto interessanti: nel 2013 si stima che persone di religione musulmana abbiano speso 266 miliardi di dollari in abiti e scarpe nel mondo.
Questa cifra addirittura raddoppierà nel 2019 quando nel comparto si arriverà a sfiorare i 485 miliardi di dollari di spesa effettuata da clientela femminile di religione musulmana.
La forte natalità nel mondo islamico, inoltre, farà sì che entro il 2050 i fedeli di area musulmana saranno pari a quelli cristiani che oggi li sovrastano per numero.
Clienti giovani e attenti al fashion
I dati demografici significano anche un’altra cosa: la popolazione musulmana è giovane e andrà ad ampliare quella fetta di mercato tra le più ambite, diciamo la fascia teen-ager-45 anni.
Se ne sono accorti marchi e stilisti come DKNY o Tommy Hilfinger che hanno creato una linea apposita per le donne musulmane con abiti da indossare durante il Ramadam; molti stilisti hanno creato capi su misura (e conformi ai dettami religiosi) per l’estate, la spiaggia, le vacanze o in generale per le occasioni più speciali.
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