Elezioni Germania 2018: Angela Merkel, una vittoria a metà
Angela Merkel vince alle elezioni 2018 in Germania ma dovrà probabilmente fare un’alleanza complicata con liberali e verdi
In Germania si sono tenute ieri le elezioni 2018: come ampiamente previsto è stata una vittoria per la cancelliera uscente
Angela Merkel che potrà così dare vita al suo quarto mandato. Ma la vittoria non è stata tanto ampia nel numero come sperato, anzi si aprono scenari abbastanza complicati per il prossimo futuro, in particolare per la grande ascesa del partito di destra Afd.
Merkel vince ma non convince
Il partito di Angela Merkel, la Cdu-Csu è largamente primo con quasi il 33% dei voti e un totale di 246 seggi nel parlamento. Si tratta però di un risultato che mostra un deciso calo del partito che perde 8,6 punti percentuali e 65 seggi.
Identico calo anche per i socialdemocratici che perdono 5 punti percentuali arrivando ai loro minimi storici e perdendo 40 deputati (ne hanno ora 153).
La grande crescita della destra estrema
Il vero protagonista di questa tornata elettorale tedesca è stato però il partito di estrema destra Afd, molto forte in particolare nelle regioni dell’ex Ddr, la Germania dell’Est. Ampiamente superata la soglia del 10% con un 12,64% anche sottostimato alla vigilia nelle rilevazioni dei sondaggi e un nutrito gruppo di 94 parlamentari.
elezioni Germania 2018: i socialdemocratici non vogliono più la Grosse Koalition
La situazione parlamentare è tale per cui sembrava scontata una riproposizione dello schema della Grande Coalizione, con alleati cristiano democratici e socialisti. Ma il leader della Spd Schultz ha detto che i socialisti resteranno all’opposizione, così come certamente vi resterà il partito di destra Afd. A questo punto la via della governabilità si restringe anche perché appare decisamente impossibile un accordo con la sinistra di Linke.
Elezioni Germania 2018: quale alleanza?
Una possibile maggioranza potrebbe allora essere quella che raggruppa Cdu di Merkel, i liberali dell Fdp con il sostegno diretto nel governo o esterno solo in parlamento anche dei Verdi. Una via che richiederà un grosso compromesso ma che allo stato attuale sembra l’unica percorribile.
Una via che comunque significherà un necessario amalgama di istanze molto diverse: il liberismo economico dei liberali, le richieste ambientaliste dei verdi, la spinta di una parte rilevante del partito democristiano per maggiore rigore sul tema migranti, anche visto il successo della destra. Ma Merkel ha dato prova in passato di leadership sufficiente per riuscire nell’impresa.
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