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Emozioni su misura: intervista a Karin Degiovanni di Suite Ventitré

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Borse made in Italy personalizzabili, per quello che non è solo un brand ma una vera e propria factory dove varie professionalità si incontrano. Ne parliamo con Karin Degiovanni, ideatrice e creatrice di Suite Ventitré.

karin-degiovanni

Cominciamo dal nome. Come mai Suite Ventitré?

La vita è fatta di coincidenze e di fattori ricorrenti che si susseguono; il numero 23 mi accompagna da quando ero bambina, come il giorno che, a Monaco per lavoro, trovai un artigiano al quale chiesi di creare la mia borsa da viaggio perfetta, utile sia per gli spostamenti lunghi che tra le strade cittadine; alloggiavo in un piccolo hotel, indovina in quale stanza… la numero 23.

Quella borsa, realizzata esattamente come l’avevo sempre immaginata, l’ho ancora con me ed è stata proprio lei ad ispirare il mio primo modello per Suite Ventitrè: la AIRPORT XL.

Perché accompagnare il numero 23 alla parola suite? Non perché la stanza 23 fosse una suite, ma perché la parola suite ha anche il significato di piattaforma, luogo di incontro e di scambio; è infatti questo il significato intrinseco che sta alla base del nostro sito. Una piattaforma che ospita un configuratore digitale dove ogni persona ha la possibilità di creare la propria borsa, unica.

Ecco perché Suite Ventitré.

Com’è nato il progetto?

Ciò che ha permesso oggi a Suite Ventitrè di esistere è stato l’ascolto: capire cosa una donna cerca quando decide di acquistare una borsa, quali sono le esigenze che la portano a scegliere un modello piuttosto che un altro, quali tipi ti materiali predilige in un’occasione e quali rifiniture vuole perché un oggetto oltre che di classe sia assolutamente funzionale, a 360°.

E allora perché non permettere proprio a loro, le donne, di crearsi la propri borsa perfetta?

borsa suite 23

Da quel momento è iniziato un lungo cammino di ricerca e di studio… il confronto continuo con i bisogni delle donne il mio primo passo per ogni modello di borsa – di tendenza o classica – realizzate grazie a un team creativo rigorosamente tutto al femminile.

Di pelle, non di pelle, morbide, rigide, grandi o piccole, pulite e classiche o eccentriche e grintose, quante tasche interne, che tasche, l’anella interna per attaccare il portachiavi, la mini clutch o il cellulare… dettagli che per me fino a quel momento non erano mai stati rilevanti ma che per tantissime persone risultavano funzionali e fondamentali.

Difficile poter soddisfare ogni esigenza in un solo prodotto, ma iniziavo ad avere una base di partenza, idee più chiare, e punti in comune: artigianalità e minuziosa cura di ogni dettaglio e fattura, materie prime di ottima qualità e… funzionalità ed eleganza insieme.

Il primo passo è stato quello di ricercare attentamente esperti e abili artigiani, 100% Made in Italy, in grado di lasciar trasparire da ogni loro creazione quel sapore di fatto-a-mano tanto caro a noi donne e tanto ricercato in tutto il mondo.

Poi cercare il modo più veloce e personale per far si che ogni donna potesse costruire la propria borsa “su misura”… ecco come è nata l’idea di un configuratore digitale…

Il vostro sito è interamente in inglese. Vi rivolgete più al mercato nazionale o internazionale?

Vogliamo rivolgerci a donne di ogni età e nazionalità sapendo benissimo quanto amano il Made in Italy… non vogliamo frontiere e l’inglese è stato scelto come start up in quanto la lingua  più parlata, ma presto sarà online anche il sito in italiano e sono già in progetto anche il sito in spagnolo, tedesco e francese.

In percentuale quanto è importante l’abilità nella realizzazione del prodotto e quanto la comunicazione e la vendita del prodotto?

Io credo nel mix perfetto di tutti questi aspetti, proprio come per una ricetta… perché riesca perfettamente si devono saper mixare i vari ingredienti… partendo dal nome del brand, alla scelta dei modelli – classici o di tendenza – ,  dal rapporto qualità/prezzo, alla comunicazione e all’immagine.

Inoltre la nostra sfida è ancora più difficile perché abbiamo scelto un nuovo concept di vendita, ancora poco conosciuto per il mercato della pelletteria: non negozi, solo online, attraverso un configuratore digitale che tramite il made to order permette di creare la propria borsa. il made to order non è una novità,  per i brand del lusso, anzi, è un must-have. Un percorso emozionale che permette a ciascuna donna di dare vita al proprio sogno da qualsiasi luogo e tramite qualsiasi strumento tecnologico. Non solo un oggetto da acquistare, ma un vero e proprio pezzo di sé da costruire a propria immagine e somiglianza. Unico.

Che tipo di materiali usate?

Quando si parla di Made in Itay e di pezzi unici fatti a mano da abili artigiani,si parla di materiali preziosi e scelti accuratamente. Le borse del lancio di Suite Ventitrè sono morbide, comode, resistenti, vestite di pellami naturali, che subiscono pochissimi trattamenti, i cui nomi – cashmere e merinos, per esempio, – evocano chiaramente la mano pregiata e vellutata al tatto.

suite 23 borsa 2015

Le finiture e le cerniere vengono da importanti aziende italiane, con le quali abbiamo studiato la miglior luce e galvanica per impreziosire i colori moda e i classici.  Ma il vero cuore di queste creazioni è la targhetta interna – marchiata Suite Ventitrè – creata appositamente per me da un famoso e storico artigiano fiorentino… è il mio segno distintivo, il mio vezzo, la mia firma. 

Un aspetto interessante delle vostre creazioni è quello della personalizzazione del prodotto. Che applicazioni ha? E’ un’idea che funziona?

Qui tocchiamo l’aspetto più tecnico di tutto il progetto: Suite ventitré ha creato una collezione-campione costituita da 7 modelli da cui poter partire per creare la propria borsa.

Prima scegli il modello, poi la sua misura, e lo stile tra Classic (senza borchie) e Glamour (con borchie).

Successivamente si sceglie il colore tra 18 nuance che spazia dai grandi classici ai colori moda di questa Primavera/Estate.

Si scelgono le finiture tra oro chiaro e canna di fucile.

E infine… si sceglie il proprio segno distintivo – iniziali, numeri, combinazioni da applicare fuori o all’interno del modello scelto e realizzato in pelle con microborchie cucite e dipinte a mano nei bordi.

Ecco che la propria borsa ha preso forma, anche se manca un ultimo aspetto del sua carattere: la fodera.

Si sceglie lo stile di quest’ultima e la sottocategoria e il nostro team di designer  la sceglierà a sorpresa, tra infinite combinazioni di stili, emozioni, pattern, rendendo così la creazione finale unica. Solo tua. E credo fermamente che coinvolgere così direttamente una donna e farla sentire designer del proprio stile, possa essere un’idea vincente! Innovativa e preziosa. Un piccolo sogno accessibile a tutti, un’emozione su misura che possa durare nel tempo.

Secondo te qual è il presente/futuro del Made in Italy?

Bisogna continuare a portare avanti i valori secolari di questa importante tradizione. Bisogna rinnovarla continuamente per far fronte a questo difficile momento, senza sminuirlo, senza farsi spaventare dai competitore di altre nazioni che da sempre provano a imitarci, ma senza riuscire a cogliere la magia della nostra artigianalità.

Chiunque ha un sogno dovrebbe andare in Italia. Non importa se si pensa che il sogno è morto e sepolto, in Italia, si alzerà e camminerà di nuovo”, diceva Elizabeth Spencer, e io, in questo difficile panorama storico, ho deciso deciso di assecondare il mio sogno perché credo nel Made in Italy!

Sempre e per sempre.

 

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