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Impresa donna: quali sono le agevolazioni in Italia?

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Il Fondo nuova imprenditorialità 2016 permette di ottenere mutui a tasso 0 fino a un totale di 1,5 milioni di Euro. Ecco tutte le info su come accedervi

Impresa donna

L’imprenditoria femminile è una realtà importante del Paese, anche se le difficoltà non mancano a frenare le buone intenzioni e gli spiriti più intraprendenti.

Difficoltà burocratiche, lentezze di pagamento, un sistema della giustizia che non sempre è amico delle aziende. Però le start-up in rosa possono anche contare su alcuni incentivi e su forme di aiuto pubblico. Vediamo la più recente più nello specifico.

Fondo Nuova imprenditorialità 2016

Il Ministero dello Sviluppo economico ha previsto una dotazione di 50 milioni di Euro a sostegno delle imprese (giovanili e gestite da donne) di micro o piccola dimensione.

Si tratta di una cifra non enorme ma comunque interessante: i beneficiari sono giovani tra i 18 e i 35 anni di entrambi i sessi o donne che abbiano costituito una società entro un massimo di un anno dalla data di presentazione della domanda.

La sovvenzione può essere chiesta anche da chi ancora non ha costituito la società ma che lo farà entro massimo 45 giorni dall’invio della richiesta.

Quali aziende hanno diritto alle agevolazioni per l’imprenditoria femminile?

Potranno accedere al fondo

  • tutte le imprese che producono beni nei settori industriale, artigianale e di trasformazione dei prodotti agricoli;
  • chi fornisce servizi;
  • i titolari di aziende di commercio;
  • i titolari di strutture turistiche o chi opera nella promozione dei beni culturali.

A quanto ammontano i fondi?

Si può ricevere fino ad un massimo di 1,5 milioni di Euro nella forma del finanziamento agevolato a tasso 0: questi soldi andranno a coprire le spese di avvio (nella misura massima dei ¾ del totale, quindi del 75% della spesa sostenuta) e potranno essere eroganti per un massimo di 8 anni.

Riassumendo: non si avrà diritto a denaro a fondo perduto ma a una sorta di prestito agevolato a tasso 0. Il vantaggio è quindi di non dover pagare alcun interesse, come avviene per un mutuo tradizionale.

Come si richiedono i finanziamenti a tasso 0 per le imprese femminili?

Le domande possono già essere inoltrate (la data di partenza era lo scorso 13 gennaio 2016) e vanno inviate esclusivamente in modalità online dal sito di Invitalia (sezione Cosa Facciamo -> Nuove imprese a tasso zero). Ci sono anche delle Faq dettagliate che chiariscono tutti i dubbi.

Nota in conclusione: esistono anche bandi comunali e regionali e bandi di sostegno all’imprenditoria femminile pubblicati da enti privati: la camera di commercio e i siti istituzionali di regioni e comuni non sempre sono aggiornatissimi in merito ma spulciando un po’ nella Rete si può trovare quello che si cerca.

VEDI ANCHE: APRIRE UNA SRL QUANTO COSTA E COME FARE

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