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Durante la crisi le imprese femminili sono aumentate

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Non solo le donne hanno reagito alla crisi economica, ma tra il 2010 e il 2015 le imprese femminili sono aumentate di 35mila unità. Un incremento notevole raccontano nel rapporto “Impresa in genere” di Unioncamere.

Imprese femminili Italia

Le donne e la crisi. Non va così male come ci si potrebbe aspettare, anzi. Se dopo la crisi del 2008 molte imprese hanno risentito delle conseguenza economiche del fenomeno, non vale per le attività imprenditoriali al femminile. Lo scrive Unioncamere (Unione italiana delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura) nel suo recente rapporto “Impresa in genere”, un’analisi dettagliata su quello che è stato e che è il percorso dell’imprenditoria femminile in Italia negli ultimi anni.

Vedi anche: Pompei Unioncamere- Le donne che perdono il lavoro reagiscono facendo impresa

Anzitutto bisogna partire da un’osservazione storica e culturale: proprio nel ventesimo secolo, la parità di genere ha condotto ad una sempre maggiore presa di coscienza da parte delle donne delle proprie possibilità. Questo dato di fatto ha portato all’inevitabile ingresso delle donne nel mondo dell’impresa e del commercio, che proprio negli ultimi cinque anni sta vivendo un momento di crescita notevole. Le imprese femminili sono infatti aumentate di 35mila unità tra il 2010 e il 2015, al contrario di quanto si potrebbe pensare considerata la crisi, e sono attualmente 1 milione e 312mila, circa il 21% delle imprese totali.

Le donne costituiscono infatti un’importantissima fetta della popolazione attiva, ovvero della forza lavoro della nostra nazione. E inoltre, dimostrano di essere mediamente più istruite dell’altro sesso. Dati alla mano, si rileva come il 25% della popolazione femminile attiva è laureato, contro il 15% di quella maschile.

Donne curiose, preparate ed istruite. E giovani. Le donne a capo di aziende sono spesso laureate da poco, e i dati registrano un numero di imprenditrici sotto i 35 anni in continuo aumento, le cui imprese costituiscono il 14% del totale, percentuale superiore rispetto alle imprese giovanili maschili.

Ma perché le donne hanno sempre più responsabilità e successo nel mondo imprenditoriale?
Innanzitutto sono più all’avanguardia rispetto agli uomini. Più curiosità e propensione all’innovazione le distinguono dai colleghi maschi più conservatori. Sono diverse le donne che coraggiosamente si lanciano in start up, dando vita ad imprese funzionanti e al passo con i tempi. Solo Milano vanta 802 start up rosa, seguita da Roma, Torino e Firenze.

Le competenze delle nuove imprenditrici sono quindi straordinarie e mostrano di avere un’intraprendenza che, se conservata negli anni, porterà ad una crescita sempre maggiore di aziende rosa ed imprenditoria femminile in questo paese.

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