Moderna, cosmopolita, attenta alla tradizione quanto all’innovazione, ma chi è veramente Nathalie Colin, solo un’ icona fashion o la regina del cristallo? No, la Colin è una donna di potere e con le idee ben chiare. L’abbiamo intervistata per meglio conoscere il suo pensiero su donne lavoro e potere.
Nathalie Colin, sin dal 2006 è il direttore creativo di Swarovski oltre che il vice presidente esecutivo. Studi al prestigioso Fashion Institute of Technology di NY e alla Business School di Nancy, in Francia, Nathalie Colin vanta esperienze lavorative con diversi marchi internazionali come Ray Ban, Shiseido, Nike.
All’interno dell’azienda fondata a Wattens nel 1895 ha creato ed è responsabile di un programma di mentoring a supporto di donne e talenti.
La sua visione creativa si ispira alla tradizione e alla modernità ma sopratutto alla donna di oggi, poliedrica e multitasking.
In questa intervista a Donne sul web dice:
“Il mio ruolo di direttore creativo è quello di aggiornare costantemente il linguaggio del design per rendere il marchio rilevante nello scenario odierno della moda”.
E a proposito del potere femminile: “penso anche che il potere femminile debba venire dall’interno, e le donne non dovrebbero aver paura di osare e esprimere il loro punto di vista, le loro ambizioni, aspettative e limiti”.
Cosa significa essere il direttore creativo, il vicepresidente esecutivo e membro del consiglio di amministrazione nella divisione CGB (consumer goods business) all’interno di un’azienda multinazionale come Swarovski?
Sono affascinata da questa combinazione tra patrimonio e modernità. In questo senso, lavorare all’interno Swarovski è un’esperienza che mi da soddisfazione ogni singolo giorno: fondata più di 120 anni fa, e riconosciuta per la sua impeccabile artigianalità e l’esclusiva competenza nel taglio dei cristalli, il marchio è incentrato sulla costante reinvenzione.
Il mio ruolo di direttore creativo è quello di aggiornare costantemente il linguaggio del design per rendere il marchio rilevante nello scenario odierno della moda, e nello stesso tempo di nutrire la sua estetica distintiva e ambita. È una tale ricompensa vedere i nostri pezzi indossati da una vasta gamma di donne, questo mi rende davvero molto orgogliosa.
Come può Swarovski distinguersi da un punto di vista creativo in un mercato così competitivo?
Per me, quello che è veramente iconico è il nostro materiale principale e il nostro modo di concepirlo come un vero elemento centrale. Dico sempre ai miei team di creativi di progettare e non solo di decorare. Swarovski è sinonimo di cristallo, brillantezza, modernità e versatilità. Si possono trovare queste caratteristiche in ogni singolo pezzo che facciamo.

Che cosa ispira le sue creazioni e quale modello femminile è il vostro target? Qual è il mercato più importante in questo momento in cui volete investire?
Francamente ciò che mi emoziona di più è vedere come le persone fanno propri i gioielli e il modo personale in cui li indossano. Naturalmente ci lusinga vedere i nostri gioielli indossati da talenti che sono fonte di ispirazione, ma in primo luogo ci interessa creare per la donna moderna e dalle molteplici sfaccettature. In termini di mercato, Europa, Cina e Stati Uniti sono molto importanti, la mia sfida è di realizzare un design cercando di proporre pezzi desiderabili che saranno rilevanti per un vasto pubblico.

Artigianalità, design, cura dei dettagli. Quali sono gli elementi più importanti nella creazione di un gioiello partendo da un cristallo?
Parlando in termini di creatività, è una sfida molto stimolante cercare di catturare vari stili, dal più elegante al più romantico, dal classico a quello più modaiolo, continuando però a rendere il nostro DNA riconoscibile e il design distintivo.
Questo è ciò che conta per me: presentare una chiara identità del marchio Swarovski, ma renderla rilevante per la donna moderna.

Ha anche fondato un programma di mentoring con l’obiettivo di supportare talenti e donne. In che modo il programma sostiene questa azione?
Aiutare le donne a crescere, sviluppare i loro talenti e acquisire fiducia in se stesse è molto importante per me. Ho iniziato questo programma in modo che alcuni dei nostri membri esperti che fanno parte del team, possano condividere le loro conoscenze, quello che hanno imparato e i consigli con i più giovani, credo davvero che sia la chiave per essere in grado di relazionarsi con alcune persone che superano con successo le sfide e la cui esperienza può giovare agli altri, aiutandole a trovare la propria strada e il proprio passo. Spesso, si tratta solo di essere incoraggiati e sentirsi in grado di provare, di esplorare e anche di fallire. Questo succede quando si impara di più.
Cosa la società deve fare per supportare di più il potere femminile?
Molte cose, ma penso anche che il potere femminile debba venire dall’interno, e le donne non dovrebbero aver paura di osare e esprimere il loro punto di vista, le loro ambizioni, aspettative e limiti. Sono molto fiduciosa rispetto all’aiuto reciproco e il sostegno tra donne, e spero che osservare tante donne forti che sono brillanti in quello che fanno, non importa in quale settore, sia da stimolo ad altre donne. Dobbiamo liberarci dall’ossessione della perfezione e essere più consapevoli di tutte le cose favolose che facciamo. È assurdo vedere quante donne pongono ancora dei freni: nell’ambiente di lavoro, molte donne si candidano per un posto di lavoro solo se spuntano tutte le caselle richieste, mentre un uomo non esiterà a farlo anche se spunta solo metà delle caselle.
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