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Perché in Italia si legge poco?

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Intanto, è vero che si legge poco? Sì, rispetto agli altri paesi è vero. Una nazione famosa per la sua cultura, ha degli abitanti che leggono pochi libri e pochi giornali. Perché?

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Photo/Contrasto

A volte sembra un luogo comune, quello degli italiani popolo di non lettori, ma i dati Istat e Federculture purtroppo confermano. Tra le nazioni europee l’Italia è una di quelle dove si legge meno. I dati dicono che nel 2013 quasi 6 italiani su 10 non avevano letto nemmeno un libro, in tutto l’anno. Cioè più della metà degli italiani. E in questi anni la tendenza è continuata. Secondo alcuni la crisi economica ha influito, dato che in generale le spese per ciò che riguarda la cultura (non solo libri, ma anche musei ad esempio) sono diminuite. Questo è vero, ma non è tutto.

E’ una crisi più generale, non solo economica

Si tratta forse di un problema più sistemico, di una crisi sociale e culturale, prima che economica. E’ legato all’abbandono scolastico, ad esempio, all’analfabetismo di ritorno, al fatto che si legga meno al sud che al nord (vorrà dire qualcosa?), alla televisione come unico grande polo atrattivo-ricreativo, passivo, non impegnativo.

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Resta il fatto che in un Paese come il nostro, famoso per la sua cultura, che ha dato e dà al mondo centinaia di grandi scrittori, poeti, saggisti, filosofi, studiosi (uno, che tra l’altro aveva venduto tantissimi libri in tutto il mondo, se n’è andato da poco: Umberto Eco) è anche un paese dove la maggior parte delle persone ammette di non aver letto un libro nell’ultimo anno. Alcuni non hanno mai letto un libro in tutta la vita. Sempre di più poi sono quelli che non leggono i giornali, anche se su questo punto ci sarebbe da discutere, dato che la qualità dei giornali italiani si è abbassata in maniera significativa e quindi chi ha smesso di leggerli si può anche capire…

Un popolo di ignoranti è più facile da governare

Ma perché non leggere i libri? In ebook, di carta, come volete, ma perché questa pigrizia, questo intorpidimento mentale? Tanti pensatori, in passato, ci hanno ricordato che un popolo di ignoranti è più facile da governare. Non solo, un popolo di ignoranti elegge facilmente governanti ignoranti… Un cane che si morde la coda. E l’Italia, in una perenne crisi da ormai 20 anni (non solo economica, ripetiamo), con pochi lettori che leggono molto e moltissimi non lettori che i libri ormai li hanno dimenticati, questo fenomeno diventa preoccupante.

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Chiudiamo ricordando questa citazione di Umberto Eco, forse una delle motivazioni più convincenti per trovare il tempo di aprire un libro: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro.”

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