Tra clichè e preoccupazioni, le elezioni italiane viste dagli Usa
Elezioni italiane, cosa dice la stampa americana? In diretta da Chicago vi raccontiamo come ci vedono veramente oltreoceano, ma battute a parte, la preoccupazione è tanta.
L’ombra del fascismo e dell’estrema destra, la questione dei migranti, la disoccupazione, il pessimismo giovanile, il ritorno di Berlusconi e l’avanzata dei Cinquestelle.
E poi Matteo Salvini e il suo crescente populismo, il ruolo un pò in declino di Matteo Renzi, Luigi Di Maio vs Beppe Grillo.
Tra cliché, storytelling e dati storici, la stampa americana dedica pagine intere e reportage di approfondimento al Belpaese che Domenica 4 marzo si prepara a rinnovare i rappresentanti della Camera dei Deputati e del Senato.
Non solo articoli di analisi politica, oltreoceano ci vedono sempre come il paese del Colosseo e degli Spaghetti, del Bunga Bunga e del Vaffa Day.
Come il monologo spassoso di 20 minuti che il comico britannico John Oliver ha ampiamente dedicato all’Italia nella sua trasmissione Last Week Tonight che va in onda sul canale americano HBO.
Oliver non ha risparmiato cliché, ha messo in luce le idiosincrasie italiane, ha tirato fuori i dati sul debito pubblico, sulla disoccupazione alternandoli alle immagini di Mussolini, a vecchi filmati di Salvini e Renzi che partecipano ai quiz televisivi.
Gli ultimi dieci minuti sono tutti per Silvio Berlusconi e il suo Bunga Bunga, la bandana, il letto di Putin e il video di “Meno male che Silvio c’è”.
Altro tono per il New York times che ha messo in campo corrispondenti e firme di prestigio per seguire le elezioni italiane.
L’ombra del cosiddetto “nuovo fascismo”, i fatti di Macerata, gli sbarchi dei migranti spingono il prestigioso quotidiano americano a chiedersi chi governerà l’Italia dall’imminente 4 Marzo.
“Berlusconi is back”, Berlusconi è tornato si legge in uno degli ultimi articoli del Times, ma questa volta, continua il titolo, come “nonno di Italia”.
Le analisi conducono ad una possibile alleanza tra Berlusconi e i Cinquestelle, partito in testa nei sondaggi, oppure i Cinquestelle e la Lega.
“Vincerà Berlusconi?” si chiede il Washington Post, che definisce il capo di Forza Italia come un “Kingmaker” e la sua coalizione quella con la percentuale più alta di preferenze nei sondaggi mentre anche il Washington Post non si sottrae all’analisi dei 5 stelle non più come un semplice movimento ma come un vero e proprio partito oggi in testa ai sondaggi.
Lo stesso quotidiano si preoccupa delle ultime cronache italiane che consegnano da Nord a Sud una fotografia comune: “Il fascismo è tornato” recita il Washington Post.
Per la CNN potrebbe esserci una “coalizione di maggioranza” tra Berlusconi, i suoi alleati e Renzi, sulla falsa riga della “Grande Coalizione” tedesca ma bisogna tenere conto, continua la CNN del 40 per cento di indecisi.
Resta, chiude la CNN un’elezione imprevedibile che l’Europa sta a guardare con il fiato sospeso.
E intanto spunta fuori un altro candidato. E’ ancora una volta il comico John Olivier che annuncia: “Potrei candidarmi anche io se in Italia siamo messi così”.
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