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Usa 2016 Iowa: Clinton, Sanders e Trump, ora tutto è possibile

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Usa 2016, Hillary vince di poco ma rafforza Sanders. Umiliato il miliardario Trump.

Usa 2016 Clinton
Iowa February 1, 2016. REUTERS/Brian Snyder

Caotiche e complesse. Ma soprattutto imprevedibili. Sono le primarie americane che il prossimo novembre porteranno all’elezione del presidente degli Stati Uniti.

Ad aprire la corsa verso la Casa Bianca, lo stato dell’Iowa, nel cuore del Midwest.

E’ appena finita la mezzanotte quando i caucus, i comitati degli elettori che nell’Iowa si riuniscono per esprimere la preferenza dei candidati, chiudono con risultati sorpredenti che sparigliano le carte in tavola.

Sul fronte democratico, Hillary Clinton vince di misura rispetto al senatore del Vermont, Bernie Sanders.

Ed e’ caccia all’ultimo voto. Quel pareggio, con uno scarto dello 0.3 per cento, equivale ad una vittoria morale di Sanders che ha infiammato le praterie dell’Iowa e raccolto consensi soprattutto tra i giovani.

Sanders, che si definisce un socialista, era partito nove mesi fa con una distanza di 50 punti rispetto all’ex Segretario di Stato. Ieri e’ arrivato ad un 50%, dividendosi il palco del vincitore con la Clinton.

In questi mesi ha tallonato Hillary con il suo programma anti-establishment che vuole riportare la giustizia sociale, garantire istruzione e sanità a tutti, riformare il sistema fiscal del paese. E soprattutto: porre delle regole e un freno a Wall Street, a cui invece Clinton e’ molto vicina.

Mentre Hillary sale sul carro del vincitore, evitando l’umiliazione del 2008, quando l’allora giovane Barack Obama proprio nelle praterie dell’Iowa ha sancito la sua ritirata, Sanders chiede la riconta dei voti e piu’ trasparenza.

Una manciata di voti, che lasciano ancora aperta la partita e ogni scenario possibile.

Vedi anche: Usa 2016 elezioni presidenziali cosa succede come e quando

Terremoto anche in casa repubblicana. Il favorito Donald Trump, il magnate americano che ha alimentato un’ondata di populismo fuori misura con derive islamofobe e razziste, si piazza secondo dietro Ted Cruz, snobbato dall’establisment del partito preferendolo al piu’ rassicurante Marc Rubio.

Cruz , che ha raccolto grandi consesi dall’elettorato piu’ religioso e conservatore, vince le primarie dell’Iowa incassando un 28% seguito da Trump (24% ) e Rubio(23%).

L’appuntamento e’ ora per il prossimo 9 Febbraio nel New Hampshire, stato confinante col Vermont, dove i sondaggi danno per certa la vittoria di Bernie. Poi tocchera’al Nevada, alla South Carolina, e gli altri stati del Sud, dove Hillary pensa di essere in vantaggio soprattutto grazie agli ispanici e ai neri. Sanders pero’ ritiene che una rivoluzione sia gia’ in atto.

“Feel the bern” e’ il suo slogan a colpi di messaggi pragmatici per una politica che parte dal basso e vuole parlare alla gente comune.

Quella gente stanca di un’oligarchia economica e politica che toglie alla collettivita’ benefici per lasciarli nelle mani di pochi. Imprevedibili e con colpi di scena, queste elezioni americane. Forse con un finale a sopresa.

Come nel piu’ classico dei film a stelle e strisce.

Vedi anche: Usa 2016, Hillary candidata sono finiti gli scandali dei Clinton

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